Dr. Massimo Pregarz
L’ozono (O3) è una forma allotropica dell’ossigeno (O2), in natura si forma nell’atmosfera con le scariche elettriche dei fulmini durante i temporali, in ambulatorio viene prodotto da specifiche apparecchiature medicali, sottoponendo l’ossigeno medicale puro ad una scarica elettrica e subito utilizzato per la terapia alle concentrazioni terapeutiche impostate dal medico.
L'ozono ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e analgesiche che possono aiutare a trattare una vasta gamma di patologie, tra cui malattie infettive, patologie della colonna vertebrale (ernie discali e protrusioni), dolori articolari e muscolari, problemi di circolazione sanguigna, malattie autoimmuni e disturbi dell'apparato respiratorio.
Uno dei principali vantaggi dell'ozonoterapia è che è una terapia non invasiva che non richiede l'utilizzo di farmaci. Inoltre, l'ozonoterapia ha pochi effetti collaterali e può essere utilizzata in combinazione con altre terapie mediche.
OSSIGENO – OZONO TERAPIA, DI COSA PARLIAMO?
L’Ossigeno Ozono Terapia è una pratica medica che consiste nella somministrazione di una miscela di gas, ossigeno medicale puro e ozono.
L’Ossigeno Ozono terapia trova applicazione in varie patologie, poichè le differenti vie di somministrazione (locali e generali) della miscela ossigeno-ozono e diverse concentrazioni determinano differenti effetti terapeutici.
Per questo motivo l’Ossigeno Ozono Terapia è in realtà un “percorso” terapeutico definito dal medico dopo la visita di inquadramento e ammissione alla terapia.
Metodiche di somministrazione:
Iniezione intramuscolare: tramite un’infiltrazione intramuscolo paravertebrale di una miscela di ossigeno e ozono direttamente nel muscolo. Già dopo qualche seduta si può notare una netta diminuzione del dolore. Questo trattamento, se seguito correttamente, è assolutamente innocuo e privo di effetti collaterali.
Iniezione intra articolare: si eseguono infiltrazioni direttamente nelle articolazioni.
Insufflazione rettale/vaginale: tramite un catetere da insufflazione (che viene inserito preventivamente lubrificato) vengono insufflate 4-5 siringhe da 50 cc di ozono.
Insufflazione nasale: tramite un tubicino viene insufflata la miscela di ossigeno-ozono prima in una narice e poi nell’altra.
Piccola autoemoterapia (PAET): in una siringa da 20 ml si aspirano 10 cc di ozono, si prelevano altrettanti 10 cc di sangue e si inietta intramuscolo nel gluteo.
Grande autoemoinfusione (GAEI): si preleva una certa quantità di sangue tramite una specifica sacca monouso che viene opportunamente miscelata con una pari quantità di ossigeno-ozono a una precisa concentrazione secondo determinati protocolli e reinfusa immediatamente al Paziente. La durata complessiva del procedimento è di circa 20-30 minuti.
Bagging: posizionato un apposito sacchetto a tenuta, si va a creare il vuoto al suo interno. Successivamente, si riempie il sacchetto con ossigeno-ozono, lasciandolo poi agire per un determinato periodo di tempo. La tecnica del bagging trova indicazione soprattutto nel trattamento delle ulcere di vario tipo.
I campi di applicazione spaziano tra le varie Specialità mediche, come l’ortopedia, la medicina interna, la reumatologia, la neurologia, la dermatologia e molte altre.